Know Your Customer & Business Lookout: osservatorio CRIF sui privati, titolari effettivi e gruppi aziendali

L’implementazione di un solido sistema di verifica antiriciclaggio costituisce un’operazione complessa e costosa per le istituzioni finanziarie e le aziende. Investimento che non può essere ignorato se si pensa alle restrizioni di Legge e alla necessità di adeguarsi a un quadro normativo in continua evoluzione a livello europeo, nonché alla necessità di mitigare possibili rischi sanzionatori e danni reputazionali. L’importanza di un processo Know Your Customer (da ora in poi KYC) efficiente è ulteriormente accentuato se guardiamo al contesto attuale di forte digitalizzazione. Abbiamo, infatti, un incremento esponenziale delle richieste di verifica dell’identità, da gestire in tempo reale e senza interazione fisica con il cliente, esponendo così a maggiori rischi di attività illecite.

CRIF è un partner strategico per le istituzioni finanziarie e per le imprese, offrendo soluzioni innovative che ottimizzano i processi decisionali. In particolare, nel complesso ambito KYC, CRIF fornisce un supporto fondamentale per incrementare la redditività, ridurre i costi e mitigare i rischi reputazionali, garantendo sempre il pieno rispetto delle normative e un’analisi approfondita dei dati.

L’osservatorio “Know Your Customer & Business Lookout” si fonda sul CRIF Information Core - l’ecosistema di dati che conta oltre 40 fonti informative e 100 algoritmi - e fa leva su oltre 15 anni di esperienza in ambito antifrode e antiriciclaggio di CRIF. 
L’analisi di questo white paper è stata effettuata a partire dal 2023, analizzando complessivamente un campione di 2,2 milioni di persone fisiche e 5,8 milioni di imprese (di cui 2 milioni società di capitali) per tracciare le principali caratteristiche dei soggetti ed esiti KYC di oltre 150 player finanziari italiani.

Le tre principali dimensioni di analisi dello studio: 

  • profilo dei privati, analizzando caratteristiche sociodemografiche, situazioni creditizie anomale, collegamenti con imprese in settori a rischio;
  • presenza in liste AML di privati e titolari effettivi;
  • profilo delle imprese, analizzando i segnali di “possibili truffe”, la complessità della catena partecipativa e dei gruppi aziendali con un focus sui collegamenti con Paesi esteri.

2.9%

catena partecipativa complessa

1%

cambio titolari effettivo al mese

-8.7%

privati con sanzione

+14.7%

privati con volumi elevati