Frodi Creditizie: oltre 32.400 casi nel 2023

Le frodi basate sul furto di identità rimangono una minaccia preoccupante per il settore del credito, in particolare per il credito al consumo.

Secondo un recente studio pubblicato dal OECD/INFE, in media il 15% degli adulti dei paesi oggetto di indagine ha riferito di essere stato vittima di almeno un tipo di frode finanziaria o truffe come phishing, truffe che coinvolgono informazioni personali, truffe sugli investimenti e transazioni non autorizzate o non riconosciute. L’Italia si colloca a una percentuale del 9,4%.

Le evidenze del fenomeno delle frodi rivelano purtroppo come i criminali siano sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che, da un lato, abilitano attacchi sempre più sofisticati e difficili da identificare a danni di persone e aziende e, dall’altro, permettono di creare identità nuove ma inesistenti per perpetrare la frode creditizia. I player finanziari devono quindi continuare a investire per potenziare i sistemi di prevenzione e controllo, facendo leva su analytics e piattaforme digitali avanzate, ad esempio sfruttando le potenzialità offerte dall’AI, per rendere i processi di onboarding e origination del credito sempre più efficienti e sicuri.

 

L'infografica è stata elaborata a partire dai dati raccolti nell'Osservatorio CRIF - Mister Credit sulle Frodi Creditizie, che valorizza il CRIF Information Core, l’ecosistema di dati che conta oltre 40 fonti informative e 100 algoritmi e fa leva su oltre 15 anni di esperienza in ambito antifrode e antiriciclaggio.