Special report - Rischio finanziario e prospettive per il nuovo sistema dei Confidi maggiori

La nuova normativa di riferimento ha ridefinito i requisiti per l’iscrizione all’Albo dei Confidi vigilati da Banca d’Italia, innalzando la soglia dimensionale a EUR150m. In virtù del nuovo contesto normativo, il sistema dei Confidi maggiori risulta notevolmente ridimensionato, sia numericamente (da 61 a 38) che in termini di garanzie rilasciate (da EUR13,0bn a EUR8,3bn).

Decadimento della qualità creditizia delle imprese garantite, crisi di un sistema bancario che sempre più spesso diviene anche concorrente, contribuzione pubblica in calo, sono tutti fattori che hanno ridotto la capacità di incrementare i volumi dei finanziamenti garantiti e determinato, anche in virtù dell’innalzamento della soglia dimensionale, il passaggio alla categoria dei Confidi minori di una parte significativa dei Confidi in precedenza vigilati da Banca d’Italia.

Secondo CRIF Ratings, il processo di riconfigurazione del sistema dei Confidi vigilati da Banca d’Italia potrebbe trovare un seguito anche nel prossimo futuro. Da un lato, il recente intervento normativo, almeno nelle intenzioni, dovrebbe favorire i processi di aggregazione alla ricerca di strutture organizzative più snelle ed efficienti. Dall’altro, all’interno del sistema dei Confidi maggiori permangono condizioni di rischio molto eterogenee, con la presenza di Enti caratterizzati da condizioni di vulnerabilità finanziaria.

A quest’ultimo proposito, CRIF Ratings, tramite un modello di valutazione proprietario, ha analizzato il profilo di rischio finanziario di un campione di 32 soggetti, rappresentativi dell’85% delle garanzie erogate da tutti i Confidi maggiori ammessi all’Albo unico.