Buone notizie dalle imprese italiane, sempre più attente alla gestione del proprio credito, leva strategica per superare le difficoltà economiche. Calano costantemente i ritardi gravi delle aziende nei pagamenti nei confronti dei fornitori. Rispetto ad un anno fa i pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo, uno dei principali indicatori dello stato di salute delle imprese, sono infatti calati del 13%. Decisamente un buon segnale, che da continuità al trend positivo che era emerso già nel corso del 2016.
Solo un’impresa su tre però rispetta i tempi pattuiti con i fornitori: a marzo 2017 il 35,6% delle imprese paga alla scadenza, il 52,4% entro il mese di ritardo, mentre è il 12% la percentuale dei ritardi gravi. Una percentuale, quest’ultima, che ha raggiunto il suo minimo storico dal 2012 ad oggi, anche se rispetto al 2010 è comunque più alta del 118,2%.
Continua invece la crisi delle imprese che operano nel settore del commercio al dettaglio, punto finale di tutte le filiere industriali: solo un una impresa su quattro (25,9%) è virtuosa, il 18,2% salda le fatture con oltre il mese di ritardo. A diffondere i dati è lo Studio Pagamenti, aggiornato a fine marzo 2017.